venerdì 19 luglio 2019

Giovanna Bemporad

L’ATTESA

È quasi l’ora e io esco all’aperto.
Dolce notte! perché dunque mi struggo?
E come il cielo è purissimo e calmo!

Conduci al convegno quella ch’io amo,
e non trapassi inconsumata l’ora,
o notte.

                In solitudine confusa
dimentico tra me ch’ella è partita
e al luogo del convegno aspetto sola.

(1943)


da Esercizi, Urbani e Pettenello, Venezia 1948

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