E' PRESTO, FA FREDDO
è presto - fa freddo -
ho le finestre chiuse -
non sento il fruscio
che s'alza dal colombo
(va dritto oltre le case
che gli stanno intorno)
ma improvviso il rosa
del mattino si versa
sul vetro che ho
di fronte - allora apro
e da via Otranto fino
al Vaticano irrompe
il colore femmineo
della luce e nella campagna
romana più lontana
si fa chiaro il Soratte
in quella stessa luce
e andrei nei rifugi
montani (camminerei
sui sassi) - "Vides ut alta
stet nive candidum/Soracte"
scriveva Orazio ma non posso
e per oggi me ne rimango
a Roma esponendo
me stessa agli influssi
del cielo e all'inseguirsi
di ore che verranno - dunque
festeggio il rosa
delicato e prendo fiato
per il durato inverno -
da Tutte le poesie 1973-2009 - Gaffi, 2011
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