venerdì 13 luglio 2012

Francesco Tentori


PER LINA CHE LEGGE UN POETA A ME CARO




Presa anche tu, persa anche tu nel vortice
calmo di quell’ebbrezza che congiunge
in un solo sigillo di pietà
l’esile infanzia e quanto dovrà nascere.
E ti sarai smarrita sui sentieri
sospesi tra il vapore delle valli
e l’orizzonte svelato dal lampo.
Viola, di perla il cielo trascolora
alle note del flauto intenerente
il puro paesaggio disegnato
dalla voce che l’evoca. E l’ansia
contagia d’una febbre dolorosa
chi ne percorre i simboli, mutato
nel viandante che dal folto dei versi
sale alla luce dei poggi, scandaglia
aurora e notti, dubita ai crocicchi,
chiede alle ombre il conforto d’un fuoco.


Da Il segreto degli specchi – Poesie 1949 – 1994, Ged – Biblioteca di Ciminiera, 2005

1 commento:

  1. grazie, francesco, che bella sorpresa! non ci crederai, ma per quanto abbia tentato, non riesco a ricordare chi fosse quel poeta... ahimé!
    buona estate anche a te.

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