mercoledì 1 agosto 2012

Giuliano Goroni


ESTATE

Vicenda di vita e d’anni fanno
uno scuro aere che s’annuvola
agli spigoli alti di corridoi
e camere e il nerofumo che stanca

l'imbiancatura, esce dai corpi
che maturano il verde della vita
alla corrente fiorita della terra.
Di tanto si schiara la fronte tua

di madre e la mia, che imparano,
oltre la cera della vecchiaia
nubilosa, un più trasparente volto
finale, un suggerimento che passa
vastamente inavvertito, qui accanto
al sole, all’aria del cortile attento.

Ma urgente, come lo snello mattino
d’estate che trapela alle imposte,
una irragionevole felicità,
dal disperso garrire dell’azzurro.

Da Almanacco di primavera. Arte e poesia, a cura di Claudio Damiani e Fabio Sargentini, L’Attico Editore, 1992

2 commenti:

  1. che belli quegli ultimi versi letti in un mattino d'estate!

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  2. Nella ritrovata simbiosi con la madre finalmente si può essere pacificati con la vita che scorre intorno

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