lunedì 26 gennaio 2015

Francesco Dalessandro

SCENDI DAL LETTO SCIVOLA                                                                


Scendi dal letto scivola
furtiva fuori casa 
e raggiungimi svelta 
dove t’aspetto. Non aver 
paura. Chi ama non 
teme né il freddo invernale
quando di notte gela né la pioggia
violenta che tempesta.
Né c’è fatica
che non sopporti.
E Venere in segreto
vuole compiuti i furti
d’amore. Così non 
temere. Finge di 
non vederci chi c’incontra
abbracciati nel buio della strada
né chiede il nostro nome
o alza il lume per 
guardarci in faccia. E se 
ci riconosce sta’ pur certa
che non lo dirà mai
giurerà sempre di non ricordare
un bel niente…


(Imitazione da Tibullo, Corpus tibullianum,  I, 2, vv. 15-24 / 29-42)

1 commento:

  1. Una piacevole poesia fluida, scorrevole, che ti porta via verso quel magico incontro nel buio della strada.
    Mi è piaciuta molto
    Francesco

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