mercoledì 3 giugno 2015

Luigi Amendola

PELÈ

Forse una stella, ma di vivida luce,
scarta l’avversario in area;
balugina la sagoma
che appare, scompare, poi svapora
e dilata sullo schermo la figura.
Cela sfarfallando la palla
al terzino in affanno,
corre sulla linea di fondo,
incocca, tende e scaglia
(bersaglio e arciere a un tempo).
Luce che assorbi
in campo verde e pari anni,
a filo d’erba, in rincorsa d’incanti.

Da Acquedotto Felice (raccolta inedita)

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