lunedì 18 aprile 2016

Raffaela Fazio

MANI               
                                          (per Silvana)

Nessuno ricorda le mani
che per prime aprirono al corpo
la dimora tra i corpi
(fu un caso?)
cogliendo i suoi fragili bordi
lo strapiombo del fiato, il suo pianto.

Nessuno conosce le mani
che per ultime, piano
lo spingeranno
nel suo profugo salto
oltre il corpo sbarrato
oltre il peso non più abitato.

E nessuno immagina il corpo
a cui le sue mani (e non altre)
sfileranno il cordone di carne
e nel lampo finale saranno
bianco assenso, tocco materno.



(inedita)

2 commenti:

  1. Ora ne aspetto una per i giorni pari... Per me è ok ��. Che ne pensa Silvana?

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  2. Silvana pensa che il suo pensiero le sembra più bello di come l’ha pensato.

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