1982
Conoscevo i libri non la vita
bellezza dei quartieri alti
tu così assente nella parola
corpo materico del respiro
assedio degli sguardi
sul mio volto a digiuno
proiettata sullo schermo
prendevi il posto degli eroi
dell’estate di bandiere
terrazze di luce tricolore
canti dispersi fra le rovine
e dentro fontane di salti
palloni immaginati immensi
tutto facile come un grido all’alba
in cui il sentire sembrava il mondo
le tue corde vocali
traiettorie imparabili.
da Linea di fondo, Il Labirinto, 2014
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