mercoledì 23 maggio 2018

Achille Serrao

L'INDIZIO

per Alessandro, il mio re

Dall'ombra tenera dell'ombra, dalla sua messinscena
"Di là dal velo brumoso e il dosso ... di là
segnato sulle carte" recita l'uomo con il gufo
sull'omero, il gitano che nobilmente passa
la spalletta (somiglia a un dio
pronto ad altro nubifragio) e in buona
diffidenza purché un indizio gli domando
sia, un passaggio di fortuna ...
                       "Di là..." annega le parole nella voce
fonda, tinna alle orecchie nobili una sua
luna e " ... animella oh faterella" ride con gli occhi fusi il mio
re sotto quel lucernario fertile di giochi, "luna
calante" per questo inesplorato
sentiero si scollina "gobba a levante" verso il fiume
sulle orme di uccelli di passo.
Allora per di là quando ad oriente
la costellazione s'è accesa e duttile in filacce
di cirri in spettri s'allenta, allora luminoso
                            e quanto
per di là inventa al di sotto degli anni il mio re
                            la pista attesa.

(1980)

da Percorsi - Achille Serrao, a cura di Luca Benassi, puntoacapo Editrice, 2013


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