A cui devo la gioia palpitante
che tiene desti i miei sensi
nella veglia,
e il ritmo che governa il riposo
nel sonno, l'accordo del respiro,
di amanti i cui corpi odorano
l'uno dell'altro
che pensano stessi pensieri senza
bisogno di parole
e farfugliano uguali discorsi
senza senso
Nessun fastidioso vento invernale
gelerà
nessun cupo sole tropicale
appassirà
le rose nel roseto che è nostro e
solo nostro
ma questa dedica è perché altri
la leggano:
sono parole private che ti
rivolgo in pubblico.
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