mercoledì 19 febbraio 2025

Giorgio Bassani

 

A LIGURINO

(Imitazione da Orazio)

 

Quando alla cera del tuo volto, protervo alunno d’amore,

un’aspra piuma verrà, che ne contenda le rose;

quando i biondi capelli che ora al molle tepore

delle tue spalle fremono, cadranno, morte cose:

 

forse allora allo specchio mirandoti con triste orrore

- ispido e squallido -: «Ahimè», dirai, «questo son io?

Perché non torni bella, gota, al mio nuovo cuore?

È quest’arduo conoscermi che offende il cielo iddio?»

 

Da L’alba ai vetri, Einaudi, 1963

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