lunedì 20 gennaio 2014

Jean-Claude Izzo

LE PIETRE CHIUDONO LO SPAZIO

Le pietre chiudono lo spazio,
lo imprigionano: 

attraverso facciate sventrate
il cielo cerca la sua via d'uscita.

Risuonano passi: i miei, instancabili.

Ombra di guardia
in questo giorno senz’ombra,
veglio.

La luce è triste,
assetata dei suoi sogni.
E i sogni sopravvivono all’immobilità.

I miei passi suonano a morto,
battono il tempo della memoria
per farne sprigionare il sangue.

Traduzione inedita di Annalisa Comes

da Loin de tous rivages, Les Editions du Ricochet, 1997


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