mercoledì 11 novembre 2015

Vincenzo Anania

DILEMMA

Seguendo l’estro di quelle mani amate,
che schermendosi in aria architettano difese,
da un sortilegio è catturato: girovaga,
ma come spinto, fra muri a picco e cangianti,
su mobili scalee sotto rotanti archi. Sfiora,
in volo lungo e lento, volte candide e viola,
la grazia di un giardino replicato in specchi.
Finché si arresta a un fitto labirinto
di bosso e lauri, di sibili e sospiri,
a dilemma costretto fra due fili serici:
uno che porta alla selva carezzevole
l’altro al precipizio del rifiuto.

da Biblioteca, Zona Editrice, 2007


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