mercoledì 9 marzo 2016

George Gordon Byron

IO NON VIVO IN ME STESSO, MA DIVENTO PARTE 

Io non vivo in me stesso, ma divento parte 
di ciò che mi circonda; e le alte montagne 
per me sono un sentimento, ma il brusio 
delle umane città è una tortura: non vedo 
niente in natura da odiare, salvo l’essere 
un legame riluttante in una catena carnale 
classificata fra creature, quando l’anima
può fuggire e col cielo, la cima, l’ansante distesa
dell’oceano, o le stelle, si mischia, non invano.

Traduzione di Francesco Dalessandro

Da Childe Harold’s Pilgrimage, Canto III, stanza 72 

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