SIMILI A MELODIE RAPPRESE IN MONDO
Simili a melodie
rapprese in mondo,
quand’erano
sull’orlo di sfatarsi
nei superni
silenzi, ardono pace
nel mezzogiorno
torrido le ondate
ferme dei pini,
sul brillìo turchino
del mare che
smiràcola d’argento.
E ancora dalle
masse di smeraldo
divampa un
concepirsi incandescenze;
ma un pensiero di
su le incenerisce
in quella pausa
d’essere ch’è il cielo:
azzurreggiar di
tenebra, che intìma
(dal massiccio
dell’alpe all’orizzonte)
ai duri tronchi
èrgersi alati incensi
a un dio sonoro,
addormentato, in forma
d’un paese celeste
sulla terra.
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