mercoledì 5 settembre 2018

Benjamin Fondane


DA: L’ESODO
SUPER FLUMINA BABYLONIS

LA VOCE NEL DESERTO

(segue)


ALEPH
Se ogni cosa ha un cominciamento
se ogni cosa deve morire,
dimmi allora: perché i morti
si rivoltano dentro le bare?

BETH
Se l’occhio ritorna dai fiumi neri
con la neve al cuore, dal vuoto,
perché sferzare, l’occhio idiota,
le magre natiche della Speranza?

GHIMEL
Rispondetemi: quando le navi
annegano con il proprio equipaggio
chi vediamo allora galleggiare al largo
con gli occhi aperti sott’acqua?

DALETH
Se la lucertola non ha sangue,
e se la fame non ha denti,
quali le strade che seminiamo?
– quali le prove che ci amiamo?

Se ogni strada porta al baratro
perché evitare, o Impari,
l’ostrica selvaggia che apriamo
con un coltello di carne?

VAV
Se si avvicinasse, la iella
maligna,
pidocchiosa e tremante di febbre –
Di’: chi le bacerebbe le labbra?

ZAÏN
Se dall’assenza dei nostri corpi
la vita se ne va, pezzo per pezzo,
perché nella bocca dei morti
le parole dormono sulle gengive?

HETH
Se l’odio venisse a deporre,
voglio che mi rispondiate:
le vostre ginocchia pregherebbero
sul grande altare della Santa-Vergogna?

TETH
Se Dio appollaiato su un albero
concimasse la iella –
crederesti all’eternità
dell’angoscia?

JOD
Se nessuna dall’albero della Scienza
ha mangiato niente sotto gli occhi di Dio:
perché metterLo in gioco
per ritrovarLo come occasione?

(segue venerdì)


Traduzione di Domenico Brancale

da “Anterem”, 96, VI serie, Anno 43




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