venerdì 3 maggio 2019

Silvia Bre


Einstein


Così, e va fatto ancora, stare nel buio
e cavarne un linguaggio, orientarsi 
tra misure sterminate, il bandolo                  
come sempre solo il gesto, 
l’atto più oscuro. A volte senti   
proprio nell’aria, proprio
nelle orecchie l’inizio che aspetta 
e intanto cuce e traccia, 
fonda lo spazio, senza dimenticare 
mentre fai che l’oceano dove stai
non è mai altro, è l’universo 
e sa la tua presenza.

(inedita)

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