venerdì 12 marzo 2021

Fernanda Romagnoli

 

ROSAIO

 

Quando agosto è al finire

il mattino s’annuncia con clarini

di fuoco. Esco nel lampo del balcone,

di sonno intrisi ancora

sulla nuca i capelli e la mia veste

m’è fastidiosa.

                            Lente alla ringhiera

stanno le rose, ansiose di sfiorire,

e invocano il pugnale delle vespe.

 

Ma Iddio manda fra loro

un’ape che ne serbi la memoria

quando il morto rosaio non sarà

che una corona di spine.

 

da Mar Rosso, Il Labirinto, 1997

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