GLI
UCCELLI
Piove
da tanto tempo per tanto ancora
pioverà
sulle magnolie sull’erba sull’asfalto
coraggioso
s’inerpica sul muro e sì
ce
la farà prima o poi il rampicante
getta
ponti invita alla salvezza altrui e sì
ce
la farà con l’aiuto degli uccelli
in
volo
Stormo
di mezzogiorno sibilo fruscìo
dalle
finestre aguzzano l’ingegno (simili
e
consimili) provando la dialettica a specchio
metteranno
radici a dispetto del pulviscolo
africano
moltitudine sfrecciante ad intervalli
infinitesimi
l’inverno già alle porte quasi
fosse
E
finalmente metteranno ordine nel tempo
epilogante
che precario incede fremiti
esalando
gli uccelli in picchiata per antica
abitudine
ma in dedizione totale e che
altro
dovrei chiedere che infatti chiedo
dal
mio tetro obitorio ai bicolori ora disposti
a
squadra
Se
ci pensi a pensarci mai deludono
le
attese rammentano i giochi dei ragazzi
– ce
n’era uno incomprensibile ma splendido –
abbarbicati
ai muri trovavamo chiarezza
in
sintonia con l’invenzione di vittorie
stupide
da essere cantate e che cambiavano
il
mondo
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