IL
NOME FERITO
Sarà
questo forse l’inferno: mantenere
una
mente mondana e fatti d’aria
e
fuoco vagare per il mondo invisibili,
con
il carico fiammeggiante dei desideri
traditi
e irrealizzati e contemplando
la
propria opera incompiuta, abbandonata
diabolicamente
a metà rimpiangere
la
mancata divinità del compimento;
e
in un vento che affascina e sferza
consumarsi
di inutile ardore
per
ciò che al mondo si è amato senza
perfezione
e annientamento: sospirare
le
azioni, le irraggiungibili figlie
del
cielo, o le parole che restarono
un
sotterrato tesoro. E così bruciare
senza
lacrime
per
il nome ferito che si lascia,
e
poiché nessun fiato di verità
e
pena alla vita svilita sopravvive,
con
cuore umano disperare in eterno.
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