AD PAUCOS ANNOS
Scherzi degli anni: tremano le mani;
addio bella scrittura;
la musica non giunge come prima
all’orecchio,
nell’anima si affina
con armonici strani
che sembrano iridati
con fantastici aloni di aldilà.
Credi, ma è solo il suono che s’offusca,
si spegne a poco a poco con la vita.
Amico, la tua favola è finita,
chiudi il quaderno, è inutile inventare
altri domani: è l’ovvio che ti aspetta.
22 gen. ’78
da La fame degli occhi, Edizioni Florida, 1982
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