mercoledì 17 luglio 2013

Gianfranco Palmery

 MADRIGALI DELL'ALBA


                   faccio tomba del giorno – morte in vita:
                            la notte viene quando è già sparita


I

Ecco le puntuali, azzurro-pallide
cinque del mattino, la luce
delle cinque del mattino che passeri
e merli traducono nei soliti
solfeggi uccelleschi, gridando
la loro disperazione per l’arrivo
d’un altro giorno, o forse fanno
solo gl’ingenui araldi della vita:
tu abbassa la serranda, tira le tende
e che venga la notte finalmente!



II

È la luce che annuncia la mia notte
con i noti cantori che orchestrano
tutte le sante cinque del mattino
ciù-ciù, cra-cra il loro concertino:
questo strenuo teatro di finestra
l’intermezzo obbligato che vorrei
saltare – da buio
a buio scivolando alle sei
calate le serrande contro il mondo
per trovare, forzato notturno,
finalmente il mio sonno – e che fuori
passeri e merli aprano pure il turno
dei forzati di giorno!



da Corpo di scena, Passigli, 2013

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