lunedì 8 luglio 2013

Gino Scartaghiande

POI CHE MOMENTO

Poi che momento
invaso di tutto.
Quante più dolci
soste, quanti particolari.
È compiuto
dilatarsi. Ora che faccio
erba piccola, ora che sono
minimamente scomparso.
E sotto di me vive
questo prato d’arte.
Non parlarne più. Non
ho potuto amarti. E mi sento
inseguito. E se parlo lontano
le parole vanno più avanti
che indietro. Più prese
in un di te che vedono lontane.

Da Bambù (questioni di provincia), Rotundo, 1988

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