mercoledì 23 ottobre 2013

Alessandro Contadini

LA NAUSEA DI UN VIAGGIO

La nausea di un viaggio
con la sera blu che si srotola
lieve dietro il vetro. Una bocca
schiacciata contro un pensiero
nei millenni fa di un istante... 
Che conta? Ecco un paesaggio: 
gobbe di prati e mulini 
alberi che giravoltano ballerini 
sotto una scia d’aeroplano 
tra spume di nuvole… lacrima 
che goccia a rallenty 
sul Volto d’Addio. Quelle labbra 
contro le mie. E là in mezzo: 
il vetro e la partenza. I millenni fa
di un istante. Ecco: ancora 
un viaggio e questa nausea 
blu- incredibile… lei distesa
più sola (forse dorme) sul sofà.

(inedita)

1 commento:

  1. La nausea che suona come tristezza d'abbandono.
    La "sera blu" che avvolge tutta la poesia, la impacchetta: inizia come notte e finisce nel colore della pelle del viaggiatore.
    Il tempo si distorce, il paesaggio diventa onirico e il ricordo lascia spazio all'immaginazione...

    RispondiElimina