lunedì 16 gennaio 2017

Alberto Nessi

LA CAMERIERA

Eccola, dietro i vetri dell’osteria
un’ombra sopra il labbro, gli occhi scuri
che una volta guardavano dal bancone
come dalle fronde di un nocciolo

invecchiata sotto l’insegna scolorita
vede fuggire come un passero il sogno
che si nascondeva nel suo giovane nido
quando aspettava i balli del sabato

ha ormai perduto la giovinezza
davanti alle carte da gioco, le riviste illustrate
il vino dei solitari
le finestre striate di grigio

ed eccola, mentre guarda dai vetri
ancora vorrebbe essere ragazza
avere l’occhio verde dell’elleboro
che a Pasqua, ancora, mette in un bicchiere.

da Un sabato senza dolore, Interlinea, 2016

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