venerdì 16 giugno 2017

Francesco Dalessandro

VITO SALUTA VITA
(18 giugno 2009)

                               a Daniela e Lidia
                               un ricordo di Vito un po’ alla sua maniera,
                               otto anni dopo


quella sera che Vito lasciò Vita
disse:
           questo è un addio
parto Vita m’avvio
                                  ma senza fretta
giù in strada che m’aspetta
pronta per la partenza
c’è già la diligenza
                                 per Potenza
e il cocchiere a cassetta
è smanioso e impaziente
non fa niente
                         se grida
                                        tanto senza
di me non parte certo
ce l’ha con me
                           perché
era il suo giorno libero,
voleva andare all’Opera
(anche se fa il cocchiere
pare che un tempo fosse
un basso di talento
e che nel Don Giovanni
cantasse Leporello)
                                    non è bello
mi dispiace lasciarti
mia Vita
                 mi ha sorpreso
sapere che stanotte
sarò
         (me l’ha spiegato
il cocchiere)
 l’unico passeggere
                                  viaggerò
tutta la notte solo
(ah non me ne consolo)
domani chissà mai
quante scale dovrò
fare all’arrivo
                         Vita ma prometto
che ti scrivo
                      ti mando da lassù
una bella poesia
d’amore però tu
                              mi penserai?
e che farai?
                     sospetto
che te ne cercherai
uno giovane e bello
un poeta prestante                                                            
più di me
                  un Don Giovanni   
benestante
                     (perché
ora mi guardi e fai
                                 quel sorrisetto?)
oppure troverai
                             un Leporello
imbroglioncello
e un po’ sfaticatello
però senza malanni
scherzo Vita t’ho amata
la mia poesia
                          è stata
un inno a te all’amore
condito d’ironia
                              e buonumore
vado via
                a malincuore
ma devo salutarti
perciò mia Vita addio
mi dispiace lasciarti
e andarmene
                        però te lo confesso
fra i denti
                   che mi tenta
questa nuova avventura
ma sta’ contenta
                               tu e sta’ sicura
che io non ti dimentico
tu sola tu
                  lo giuro
sei l’autentico    
                         amore della vita
che ho avuto
                       Vita mia
la scorta mi reclama
e non vuole aspettare
è impaziente d’andare
così sia
              sono pronto
senti? mi chiama
                                addio
addio un bacio forte
a te a tutti
                   m’inoltro nella notte
                           


(inedita)


1 commento:

  1. Ammirevole questa poesia, sia nello stile che nella sua musicalità, si avverta il momento del gioco nell'arte dello scrivere.
    Complimenti
    Un caro saluto

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