venerdì 23 novembre 2018

Camillo Fonte


VEDUTA SUL MARE


Libeccio tempesta sul mare.
Alzi lo sguardo a voli
intirizziti. Non
sai che nuove lusinghe
o che minacce
ti prepari la sorte, quale approdo
tenterai nella sera
che inclina.

                     Indaghi segni
elementari, oscuri
presagi del tuo farsi: la svilita
alga scura la tavola corrosa
che sai di schianto, pena
meditata da un dio che t’è nemico.
Sogni un volto i cui tratti
l’ansia scaltrì, l’attesa…

Ma la burrasca induce
a disperare il porto a domandarti
quale inganno nuovissimo ha filato
la malasorte. Attendi,
chino al timone inutile, che un gorgo
subito aperto e chiuso ti dia pace:
forse è questo che speri.
Benché avvezzo
alle insidie, ti sai
troppo a lungo provato…

da L’isola  (poema inedito)



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