lunedì 5 novembre 2018

Carlo Alberto Parmeggiani

GIORNO D’OGNISSANTI

Come acquasanta al contatto della dita
dà brividi di freddo e di speranza,
risali tu d’un tratto alla ribalta
di una commedia che non ha più atti.
In delicata figura poi vanisci,
ancora, ancora,
nello svolazzo di foglie senza vita
nel sole stinto del giorno d’Ognissanti.
Non so se fu destino o l’eccitante
bellezza del tuo roseo incarnato,
a far di me l’eroe di un poema,
sicché talvolta ancora mi domando
chi maneggiò per primo quella lama
che mi lasciò in balìa dei quattro venti.
  
da Càrlos Andrade Palmeiro, Azulejos falantes

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