lunedì 20 luglio 2020

Dino Campana

IL TEMPO MISERABILE CONSUMI

Il tempo miserabile consumi
Me, la mia gioia e tutta la speranza
Venga la morte pallida e mi dica
Pàrtiti figlio
Un dopopranzo, sdraiato sull'erba
Pieno di cibi e di languore, anch'io
Alla donna insaziata e battagliera
E ben lontana,
Avrei fatto dei versi deliziosi:
Mi rose e avvelenò fin dall'infanzia
Una cucina perfida e nefanda
Il gusto fine.
La morte magra e seria ha nella voce
Un'armnia che pure io gusto tutta
Ma il mondo grasso l'ha scomunicata
E la disprezza
I ricchi son potenti al giorno d'oggi
Fanno le leggi e decretan la fame
Ai poveretti che cercan nel mondo
Un ideale
L'ideale emaciato e affievolito
Va con occhi infantili ed incosciente
Vende [...]
Pei lupanari
Per non toccarlo s'alzan la sottana
Le donne. I bruti ànno violato l'ora
Sacra che passa e che sarà un domani
Fulgido enorme
I frenetici i pazzi su dal suolo
Nascon come funghi dopo pioggia
E ai loro tuoni di teatro buffo
Rispondono profondi
I gravi rospo e le ranocchie tenere
In melopea, dal lume della luna
Madreperlacea sopra la putredine
Inebriati
O Morte o morte vecchio capitano
Ischeletrito tendi le falcate
Braccia e portami in stretta disperata
Verso le stelle
O muto e cieco reduce, tra il marmo
Delle tue braccia suoni la mia testa
Elettrizzata esausta come corda 
Che si dirompe

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