TRADUZIONI
DA PETRARCA
Quel
rosignuol che sì soave piagne
Come
il rosignolo in orfanezza canta
i
suoi cari pennuti nella notte azzurra
e
il silenzio della campagna fonde
sopra
i colli o nella conca,
e
tutta la notte col suo canto mi trapassa
e
mi accompagna, solo d’ora in avanti!
Lacci
e reti tende, e a rammentare
mi
costringe il sudore mortale della dea!
Oh,
iride di terrore! L’etere degli occhi,
che
la profondità dell’etere han guardato,
ora
lo tiene la terra in una cieca culla di ceneri, –
si
è compiuto il tuo volere, filatrice,
e
in lacrime ripeto: tutto l’incanto del mondo
non
dura più di un battito di ciglia.
Traduzione di Pina Napolitano
da Quaderni di mosca, Einaudi 2021
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