lunedì 7 marzo 2022

Osip Mandel’štam

 

TRADUZIONI DA PETRARCA

 

                                      Quel rosignuol che sì soave piagne

 

Come il rosignolo in orfanezza canta

i suoi cari pennuti nella notte azzurra

e il silenzio della campagna fonde

sopra i colli o nella conca,

 

e tutta la notte col suo canto mi trapassa

e mi accompagna, solo d’ora in avanti!

Lacci e reti tende, e a rammentare

mi costringe il sudore mortale della dea!

 

Oh, iride di terrore! L’etere degli occhi,

che la profondità dell’etere han guardato,

ora lo tiene la terra in una cieca culla di ceneri, –

 

si è compiuto il tuo volere, filatrice,

e in lacrime ripeto: tutto l’incanto del mondo

non dura più di un battito di ciglia.

 

 Dicembre 1933 – gennaio 1934


Traduzione di Pina Napolitano

da  Quaderni di mosca, Einaudi 2021 

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