Un
commiato da Osip Mandel’štam
Difficile amico, avrei preferito te a loro.
I morti si tengono le loro vite sigillate
E io arrivo di nuovo troppo tardi. Troppo
tardi
I saluti, nugoli di polvere e grida
sfrontate.
Dalla desolazione si levano immagini
Guarda... rovine sulla pianura...
Qualcuno si scruta le mani, qualcun altro
Striscia in cerca di cibo nei campi lungo la
strada.
La tragedia ci tiene tutti in conto.
Anche se non ci tocca, però è là –
Integra, insaziabile – un duro cielo estivo
Che si appaga di questo, che raggiunge il
proprio scopo.
Traduzione di Francesco Dalessandro
da Collected Poems, Oxford University Press - New York 1986
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