venerdì 15 dicembre 2023

Roberto Pazzi

 A LEOPARDI, CHE VOLEVA SCRIVERE


A Leopardi, che voleva scrivere

un romanzo, non riusciva di trovare

un nome per il protagonista.

I Giulio Rivalta e i Silvio Sarno

e gli Eugenio che gli uscivano

dalla testa, non facevano mai

procedere lo scritto oltre

qualche garbata bella pagina.

A Foscolo invece venne in aiuto

subito la Musa col suo bravo

Jacopo Ortis e ancora più tardi

con Didimo Chierico.

Leopardi, insomma, non fu fortunato

neanche in questo.

Mi sono chiesto tante volte

che romanzo avrebbe scritto

Leopardi, ma Giulio Rivalta,

Silvio Sarno ed Eugenio

non sono personaggi di Pirandello,

non parlano.

Qualche sillaba in più,

qualche suono che non va,

qualche scontata assonanza

o altro che non capisco,

non mi fa immaginare niente

della loro vita né a Recanati

né a Roma, la città che il poeta

aveva appena visto.

Non sarà che i nomi hanno un potere

che neanche i poeti più grandi

sanno calcolare?

non sarà che tutto quello che s'è scritto

s'è scritto da sé per l'incontro giusto dei suoni?


da Un giorno senza sera, La nave di Teseo, 2020

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