C’È UNA VOCE CHE CHIAMA
C’è
una voce che chiama: dunque devo
attraversare
trasalimento e buio.
Sarà
come abbracciare con lo sguardo
la
costa, tutta intera dal mare
mentre
più netto appare il profilo
dei
paesi. Tra le finestre sul promontorio
già
oltre il parapetto, lumi accesi.
È
la notte: c’è chi scruta così
l'orizzonte
invisibile degli occhi
che
consumano gli occhi. La notte
inaudita
di chi spera la nostra
voce.
È la tempesta,
qui.
(inedita)
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