lunedì 5 maggio 2025

Giuseppe Conte

 

L’AMANTE

 

Devoto deve essere l’amante

all’autunno. Non ai venti

torbidi, che fiaccano e fanno bianchi

di meli e di susini i cieli

né alla bonaccia nuda, distesa,

dalle grandi braccia di quiete.

È devoto all’autunno perché rimane

nei raggi obliqui e lunghi di ottobre

negli orti che si spogliano

lenti tra i muri delle case

in ombra, nell’odore

nuovo di pioggia tra i pini e gli allori

qualcosa della fervida spinta cieca,

qualcosa della placata vampa

ma come assottigliato, come fatto

finalmente nitido, in una stanca

matura ricchezza, acini dorati

dimenticati sulla vite, abbaglianti

soltanto l’attimo che incontrano

il sole.

 

[…]

 

Da Le stagioni, BUR, 1988

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