venerdì 31 maggio 2013

Francesco Dalessandro


DEDICA


Quale ora tiene aperta la finestra, 
versa luce dorata sul giardino 
fiorito mentre il giorno s’incammina
a passi lenti lungo fiume e viali
cittadini, la nuova primavera
rinverdisce, la vite americana 
trasuda nuova linfa e la mimosa
spinge i suoi rami appesantiti fino
ai vetri impolverati?
                                         Inizia il nuovo 
giorno che misura la tua età 
(e la mia nella tua) come un’isola
nella corrente degli anni, nel fulgore
del sole, maturando si fa forte 
ancora dei sogni, lo nutrono   
gesti intenzioni sguardi, la vertigine
del desiderio e quella tenerezza
frutto dell’abitudine che sempre 
sarà il nostro conforto: quel domani 
che amandoci sperammo, Dora, è l’oggi.

Da Ore dorate, Il Labirinto, 2008

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