venerdì 22 febbraio 2019

Francesco Dalessandro


MADRIGALE                                               
DI MATERIA OPACA E IMPURA

                                                                 a Sandro

Se è la poesia che ci ospita e ci detta
o sussurra all’orecchio
qualche parola un verso
che sia appannato specchio
dell’amore, è dal pianto
per la storia ed il tempo che ci spetta
in sorte per la vita che trabocca
dal nostro sangue stanco
che nasce “la scrittura
concupiscente e casta di sostanza
imperfetta”, materia opaca e impura
che reca disperanza
e ci lascia smarriti e senza bocca
per dire o raccontare la paura
quando sembra che tutto
ci abbandoni e confonda
quando ogni cosa è lutto
di non vita perché la vita affonda
nella morte o smarrita nel tumulto.

(inedita)

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