mercoledì 25 settembre 2019

Eloy Sánchez Rosillo


LE PAROLE CHE HO SCRITTO                       

Non sono mie le parole che ho scritto,
sebbene m’appartengano. Ascoltai
e poi con la mia voce a modo mio
dissi quel che sentii.
Che raro patrimonio.
Tutto sommato, sono un indigente
ricco ed un ricco povero.
E questa mia tenuta,
piccola eppure grande, a me nessuno
la contende anzi spesso
m’è assegnata l’intera proprietà.
Sono già tanti anni
che m’illudo e lavoro
per essa e che da quando
me ne occupo ho cercato
nel giusto tempo di spargere il seme
in solchi ben disposti.
E in mezzo ai campi alzai come potei
con le mie stesse mani, a poco a poco,
questa casa che vedi.
Certo non è sontuosa, però forse
puoi trovare al suo interno
qualche stanza che sia
calda e accogliente. Cerco
di migliorarla, sera dopo sera,
per come m’è possibile, aggiungendo
qualche altra stanza. È a disposizione
di tutti; anzi è di tutti.
Qui non ci sono chiavi,
le porte sono sempre spalancate.

Traduzione di Francesco Dalessandro

da Chiave del sogno, Contatti, 2019




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