mercoledì 18 settembre 2019

John Keats

QUANDO TEMO CHE POTREI NON ESISTERE PIÙ  

Quando temo che potrei non esistere più  
prima che la penna, il mio fertile cervello 
spigolando, in alte pile di libri, di caratteri, 
raccolga messi mature, come in colmi granai; 
quando sul volto stellato della notte  
osservo i nubilosi vasti segni di un alto 
poema e penso che potrei non aver vita 
per segnarne le ombre con la mano 
magica del caso; e quando sento che 
potrei non rivederti, mia bella creatura 
di un’ora, e non godere più l’incanto 
di un amore sconsiderato – allora sul lido 
del vasto mondo resto solo, a pensare 
finché amore e fama sprofondano nel nulla.


Traduzione di Francesco Dalessandro

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