mercoledì 30 giugno 2021

Francesco Dalessandro

 DIRTI TUTTO


Dirti tutto, tacere

quasi sempre. A chi vive

non è dato scambiare

anche il buio

ma il tuo per amicizia

avrei voluto cancellarlo.

«Non sono sempre triste»

dicevi «e lei la mia gioia

l’ha vista e sa come

e sa perché, ma i pochi

sorrisi, i tristi slanci,

l’amara verità sono figli

dell’uomo perduto che sono».

 

Non cercare solo fuori

la dimenticanza, solo dentro

la fuga, ma resta

in te, anche se la tristezza

è questa tua sera d’inizio

primavera, di fine dolore.

Non c’è più tempo e l’ora

è tutto il tempo. I treni

partono, tornano, cambiano

i viaggiatori. Non chi resta

alla stazione, smarrito

nell’addio, a distanza

di piuma, di carezze leggere

e sogna lei, loro e si perde.


(inedita)

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