lunedì 18 gennaio 2016

Rosa Salvia

DUE POESIE DEDICATE, II

Questa pietra non termina e non muta
bucando come aghi i miei occhi
che mi soffocano di petali sfogliati.

La tua assenza, Beppe, le parole non dette,
le cerco, le bacio, le rompo, sillabe, vocali,
amanti, sorelle,
le ascolto             nei tuoi versi
obbedienti a un respiro magico ed occulto.

Mi indicano le strade e i viali
dove corro,
in quella parte di cielo che non ha
tramonti,
dove ogni cosa è più forte dell’uomo,
dove nascondo all’alba
le mie lacrime,

dove tu mi consoli

da Dolore dei sassi, Puntoacapo, 2015

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