mercoledì 22 gennaio 2020

Berardino Rota


MENTRE DA DUO BE’ LUMI

Mentre da duo be’ lumi,
dolci del viver mio sostegni e soli,
lagrime ardenti fuor stillava Amore,
ecco Orione apparve,
irato più che mai, dal ciel versando
larghi piovosi fiumi,
e tempestoso orrore
sorse repente, e risonaro i poli
balenando e tonando;
quando voce per l’aria a noi dir parve:
– Non son quel che credete
tuoni, pioggie e baleni:
ma ben ognihor vedrete,
per pietà de’ bagnati occhi sereni,
finché il bel viso non asciuga il velo,
pianger le nubi e sospirar il cielo –.



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