mercoledì 18 agosto 2021

Malcolm Lowry

 NOTTURNO


Stasera Venere canta da sola

piume cadenti tremano come seta

come il vestito di un fantasma a più facce

sagome d'ali tagliano un cielo di latte.

I gabbiani s'apprestano a trasformarsi in pietre

cercando loro mi persi oltre la traccia

in boschi che son miei e della mia ignoranza

dove giriamo insieme, sulle mani o in ginocchio

e insieme passeggiamo nell'atmosfera pallida

di una bella serata, amata oltre ogni cosa.

Pure, questa serata resta la mia prigione

con sbirri che scintillano sporgendosi dagli alberi.


Traduzione di Francesco Vizioli

da L'urlo del mare e il buio, Guanda, 1972

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