BRACI DELLA MEMORIA
Laggiù.
Rovine si lamentano in una lingua già d'altri tempi.
Païs.
Laggiù, e le pietre, di faccia al cielo, da ieri, da sempre.
Presenza. assenza.
Fra il terremoto e la pietrificazione, la cieca frana dei muri si spande sulle nostre memorie.
Laggiù.
Pietre per sempre...
Colonne spezzate, vestigia...
Pietre di fango ricoperte, abbandonate all'oblio, ai fadarellos che popolano ormai la campagna.
Laggiù, e le ore accumulate.
E il silenzio.
E il silenzio infuocato vicino al meriggio.
Bianche, le ore rivelano sulle pietre la profondità del sole.
Bianchezza mortale, fino all'immobilità.
Che sono diventate le parole, la lingua, gli uomini che davano forza alle parole con la bellezza delle mietiture?
E il silenzio che urla nel silenzio.
Traduzione di Annalisa Comes
da Lontano da ogni riva, Ensemble, 2018
Nessun commento:
Posta un commento