GLI IMMORTALI
Li
uccidevo, ma non volevano morire.
Sì, giorno
e notte non riuscivo più
a
dormire e riposare né a difendermi
da loro
né a nascondermi scappando.
Tormentato,
alla fine mi voltai
e mi arrossai
le mani nel loro sangue.
Invano
– più veloce li ammazzavo
più
crudeli di prima rispuntavano.
Uccisi
e uccisi furioso, facendo una strage;
uccisi fino a perdere le forze,
ma rispuntavano ancora a torturarmi,
che i diavoli fingono solo di morire.
Credevo che il Diavolo si nascondesse
nei sorrisi delle donne e nelle sbornie.
Satana, lo chiamavo, e Balzebù.
Adesso invece lo chiamo: sporco pidocchio.
Traduzione di Francesco Dalessandro
da In trincea, poesie di gioventù e di guerra, in uscita per InternoPoesia
Nessun commento:
Posta un commento