LASCAUX, ADESSO
Respira nella luce. Così lo ossessiona
la figura stellata di certe erbe nei campi,
tanto simili a dita che si piegano
raggianti, quando gioia trabocca nella donna
o la violenza della caccia esorta.
Ma ora immerge la mano che nei sogni
torna ignota ed arborea, stellata, come l'erba,
fin dentro il buio la segue perché guida
e sostanza, riverbero dell'altro,
corpo che vuole sorgere, parlare.
Allora avverte l'avo alzarsi in piedi:
l'avo sogna la razza, nel sopore
parla al morire, alla lenta crisalide,
al sibilo dell'erba quando il bisonte è in fuga
e la freccia lo cerca per revocargli il mondo.
Al vento, anche se tace nella grotta.
E' accanto alla visione silenziosa.
Eppure fuori il giorno resta chiaro, la luce
mobilissima e alta sulle fronde, e già da molto
ciò che esiste ha un nome.
da Una stagione nascosta, NEM, 2019
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