lunedì 20 febbraio 2023

Vincenzo Di Maro

 CORO


Tutta l'estate i merli

fischiarono in giardino.

Chi c'era ad ascoltarli?

Più nessuno.

D'inverno non riuscimmo

a vivere di poco.

Eravamo affamati, confondemmo

con miseria saggezza.

La brevità del giorno nella stessa

riprovazione. Tradimmo, uscimmo al buio,

non tornammo più indietro.

Nessuno affermi il torto o la ragione.

Basti quel gelo che le costellazioni

tennero in serbo per renderci l'effigie

della razza più audace, più straziata.

Seppure esiste amore, verrà dopo.


da Una stagione nascosta, NEM, 2019




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