mercoledì 2 dicembre 2015

Folgóre da San Gimignano

DI DICEMBRE

E di dicembre una città in piano:
sale terrene e grandissimi fuochi,
tappeti tesi, tavolieri e giuochi,
torticci accesi e star co’ dadi in mano;

e l’oste inebrïato e catelano,
e porci morti e finissimi cuochi;
e morselli ciascun, bèa e manuchi;
le botti sien maggior che San Galgano.

E siate ben vestiti e foderati
di guarnacche, tabarri e di mantelli
e di cappucci fini e smisurati;

e beffe far de’ tristi cattivelli,
de’ miseri dolenti sciagurati
avari: non vogliate usar con elli.


Da Sonetti dei mesi, a cura di Valerio Bartoloni, con incisioni di Romano Masoni, Comune di San Gimignano, 2007


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