mercoledì 20 ottobre 2021

John Berryman


CANTI ONIRICI, 226

 

Tuono fantastico, in alto, scosse la volta del cielo.

Le bestie si fissarono immobili faccia a faccia.

Enrico ebbe paura.

Con il suo amore, non proprio di fanciulla, lei non valse

a placarne i terribili timori, spintosi fuori

in un mondo siffatto.

 

Angoscia sorse dalle gole. Scomparsi, molti, nell’aria,

e molti al suolo, e molti in mare.

Non era luogo da amare.

Coi pollici negli occhi, immense esplosioni di ciò

che non sappiamo, finché la sobrietà divenne un vizio.

«I collassi sono garanzia», disse un amico.

 

La vidi in un sogno, dal mio sogno si ridestò,

piacevolezza, amore e cortesia

e tutta quella tiritera.

Aveva lunghi capelli, quasi sufficienti

a soffocare orrori. Ciò che con lei nel fumo

Enrico fece non rivela.


Traduzione di Sergio Perosa

da Canti onirici e altre poesie, Einaudi 1978


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