DONNE
O
bianchezza! Chi infuse nelle vite
nostre
di bestie folli ed abissali,
questo
raggio di luci siderali,
queste
nevi, nel sogno invigorite?
O
dolci bestioline perseguite!
O
tatto terso! O segni zenitali!
O
musiche! O faville! O corpi frali!
O
dal mare alte vele scaturite!
Ahi,
timidi fulgori, oriente puro,
chi
v’indusse al mio cuore d’uomo duro,
a
questo d’odio e oblio cupo fragore?
Nuvole,
dolci ombre, fiori vani…
Teneri
spettri, vagamente umani,
misere
donne, d’aria o di tremore!
Traduzione
di Oreste Macrì
Da
Poesia spagnola del Novecento, Grazanti, 1985
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