PAROLA
MANCANTE
Si
rigenera nel silenzio,
nella
metamorfosi delle sue regole,
l’appuntamento.
Perché
perseguita, la parola mancante,
irrita l’incapacità
di circoscriverla.
Diventa
un pensiero fisso, di pena
e sgomento,
non riuscire a carpirla.
Lei è lì,
prona nel suo nascondiglio
e si fa
beffe dell’appostamento.
A volte
sembra di intuirne il muso,
di
poterla sorprendere attirandola
all’aperto,
ma al momento buono
non se ne
riconosce più il fiato.
Andrà
avanti così, come di consueto,
finché
non sarà lei a decidere di
mostrarsi,
preziosa e compiuta, pronta
per l’innesto.
Da Città
alla fine del mondo, Jaca Book, 2013
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